Il seminario finale del progetto RASI al CFP di Stradella

Il seminario finale del progetto RASI al CFP di Stradella
Pubblicato il: 1 Maggio 2021
Se il Covid non avesse stravolto le nostre vite, proprio in questi giorni del 2020 l’Istituto Santachiara di Stradella avrebbe ospitato un canonico seminario conclusivo di un progetto internazionale, cui la scuola ha preso orgogliosamente parte come rappresentante nazionale. Cinque gli stati coinvolti: Italia, Finlandia, Svezia, Romania e Regno Unito. RASI, il nome del progetto, acronimo inglese che sta per “Raising Aspirations for Social Inclusion”, “Accrescere l’aspirazione volta all’inclusione sociale”. Il fine di tale progetto era insomma quello di elaborare strategie per una scuola che senta i bisogni di tutti e che studi metodologie mirate alla risoluzione di ogni problematica e improntate all’inclusività. Cinque i seminari cui l’Istituto Santachiara, a partire dal 2018, aveva preso precedentemente parte: Seinäjoki (Finlandia), Southend-on-sea (UK), Hedenäset (Svezia), di nuovo Seinäjoki e infine Alba Iulia (Romania) nel febbraio 2020. Poi la pandemia, la mobilità internazionale compromessa, la scuola completamente mutata nella forma, ma non nella sua anima. Nonostante le difficoltà, la comunità di intenti e la voglia di non farsi vincere dalla contingenza hanno fatto sì che -per mezzo di quegli stessi strumenti tecnologici che le scuole hanno fatto propri in questi mesi- l’Istituto stradellino, seppur con un anno di slittamento, giovedì 29 aprile, spalancasse le sue porte ai rappresentanti delle istituzioni scolastiche partecipanti al progetto, per tirare le fila del lavoro svolto insieme negli ultimi tre anni.
Seminario
Tra gli ospiti anche Danilo Del Pio, responsabile dei progetti e degli scambi internazionali dell’USP di Pavia; Sabina Depaoli, dirigente dell’IIS Calvi di Voghera; Anna Bobba, dirigente dell’IC di Rivanazzano; Federica Scarrione, responsabile di svariati progetti sulla digitalizzazione della scuola. Sotto la regia attenta di Stefania Fecchio, direttrice CFP, Chiara Massa, docente di Lingua Inglese nonché coordinatrice dei progetti esteri e Paola Barbieri, rappresentante della sede stradellina, la mattinata è trascorsa intensa e proficua. Sono state ripercorse le tappe fondamentali del “viaggio”: l’intero percorso è stato un interessante scambio e confronto sulle metodologie per l’accoglienza degli alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali), sui metodi di condivisione delle decisioni con gli staff di lavoro, sulla gestione delle crisi e dei momenti di difficoltà per gli alunni e per le famiglie, specie nei delicati momenti di passaggio scolastico.
presentazione
Dopo aver rivissuto i contenuti degli incontri precedenti, è stato il turno dell’Istituto stradellino di far conoscere la propria realtà: gli apprendisti -caso unico regionale- che sosteranno l’esame di Maturità hanno presentato il loro percorso in lingua inglese, così come anche due studenti -rispettivamente di Sala e Cucina- hanno avuto modo di introdurre gli ospiti nelle realtà laboratoriali.
laboratori
sala

Sul finire dell’incontro si è tenuto un brindisi telematico alla presenza di alcune autorità stradelline, come l’assessore Andrea Frustagli, che hanno invitato in città gli ospiti virtuali a rivivere questo clima di convivialità quando l’emergenza sanitaria si sarà spenta. «Differenze di abitudini e linguaggi non contano se i nostri intenti sono identici e i nostri cuori aperti»: questa citazione della celeberrima autrice inglese J. K. Rowling appare perfetta per chiosare e riassumere lo spirito della giornata e dell’intero progetto, che –anche se chiuso- ha tracciato un profondo solco di collaborazione internazionale.

brindisi

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