La Memoria Liturgica di S. Giovanni Bosco: il ruolo dell’educatore

La Memoria Liturgica di S. Giovanni Bosco: il ruolo dell’educatore
Pubblicato il: 1 Febbraio 2023

Ieri, martedì 31 gennaio, in occasione della Memoria Liturgica di San Giovanni Bosco, e del compleanno del nostro Vescovo, S. E. Monsignor Guido Marini, una delegazione dell’Istituto Santachiara di Stradella, Voghera e Tortona ha partecipato alle celebrazioni organizzate presso il Seminario Vescovile di Tortona. «Il tema di cui parleremo questa sera è quello educativo -ha dichiarato S. E.-; educare è una cosa che spetta a un cuore abitato da Gesù. Può assolvere a questo compito solo una persona che vive il rapporto con Dio come con un vivente dotato di un cuore che batte per noi. Può educare solo chi sente Dio vicino, chi resta bambino di fronte a lui fidandosi al 100%». Il vescovo ha poi continuato con la bellissima immagine dell’uomo nato da un uovo d’aquila ma caduto in un pollaio. Spesso ci intestardiamo a guardare la terra abitata dai vermi, ma appena volgiamo lo sguardo al volo dell’aquila sentiamo la nostalgia del cielo. Solo allora percepiamo la malinconia per qualcosa di più grande. È questo che deve fare l’educatore: far sentire ai ragazzi la nostalgia per Gesù. Il Vescovo ha messo poi l’accento su due qualità importanti dell’educatore: pazienza e capacità di far parte di una comunità educativa. I frutti non si vedranno subito e si scorgeranno solo se ad educare insieme a noi c’è un gruppo di persone che guardano nella stessa direzione. L’educatore, come Dio con il suo gregge, deve stare dentro la vita dei ragazzi conoscendola, davanti per indicare la strada e dietro per essere pronto a raccoglierne la debolezza. Rinnovando gli auguri a S.E., lo ringraziamo per queste suggestioni che ci hanno senz’altro arricchiti.

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