L’incontro tra il Vescovo e le realtà formative della Diocesi, ricordando Don Bosco

L’incontro tra il Vescovo e le realtà formative della Diocesi, ricordando Don Bosco
Pubblicato il: 1 Febbraio 2022

Nella serata di lunedì 31 gennaio, nel giorno in cui la Chiesa ricorda San Giovanni Bosco, si è tenuto un incontro di preghiera con la Pastorale Giovanile di Tortona, coordinato da don Cristiano Orezzi e volto a far incontrare tutti coloro che in Diocesi si occupano della formazione dei giovani. Anche il nostro Istituto ha partecipato con una rappresentanza, composta dalle direttrici CFP e liceo Stefania Fecchio, Cristina Montagnoli e Elisa Novelli, nonché dai docenti Chiara Risso, Luigi Nicelli e Federica Morini. L’incontro è cominciato con un momento di preghiera e di adorazione eucaristica. Bello ed emozionante il discorso di Sua Eccellenza, Monsignor Guido Marini che, fatalmente, festeggia il suo compleanno proprio nel giorno di S. Giovanni Bosco. «È molto bello che il nostro incontro di questa sera cominci da qui e cominci così. Cioè davanti al Signore e nell’adorazione; soltanto nella misura in cui Gesù è al centro di tutto la nostra vita è più bella e feconda. Anche S. Giovanni Bosco aveva un grande amore per l’Eucaristia che ha trasmesso anche ai suoi giovani. Così dobbiamo fare tutti: dedicare tempo a Gesù. Lui ci cambia senza che ce ne accorgiamo. È come stare davanti al sole; io posso anche dormire ma lui mi trasforma la pelle».  Successivamente al momento di preghiera, si è tenuto l’incontro tra il Vescovo e le realtà educative e formative locali. Il Santachiara ha potuto porre a Sua Eccellenza una domanda relativa all’importanza della cultura nella creazione della moralità dell’individuo e alle strategie con cui è possibile convincere un giovane, incline alle attività pratiche, ad approcciarsi anche alle materie culturali. Preziosa la risposta del Vescovo. «Quando noi incontriamo una dimensione di cultura significativa, come un’opera d’arte, un libro di letteratura, un edificio bello, questo lascia un segno di sè nella nostra vita. Siamo educati dal bello e dal vero che imprimono in noi l’essenza del bene. Per avvicinare i ragazzi alla cultura bisogna approcciarsi in modo semplice, con esperienze concrete, piccole e quotidiane che indirizzino al bene il cuore e la mente». Alla conclusione di queste bellissime riflessioni, si è tenuto un piccolo momento di festa per il compleanno di Sua Eccellenza, cui rivolgiamo gli auguri di ogni bene.

 

 

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